Grossi guai per il gioco online in Grecia

Che la situazione finanziaria della Grecia sia a dir poco critica è risaputo. Le pressioni dell’Unione Europea e del Fondo Monetario Internazionale perché la risolva si fanno sempre più grandi. Tra le richieste che le vengono fatte dai grandi enti internazionali c’è la legalizzazione del gioco online e la vendita della parte pubblica del monopolio sul gioco. I fondi ricavati da queste due operazioni serviranno per pagare i debitori.

Il processo di legalizzazione del gioco online ha avuto una brusca svolta lo scorso mese, quando la Commissione Europea ha dichiarato che la bozza di legge presentata dal governo greco non era sufficiente. Il piccolo paese, invece di inchinarsi al volere della commissione, ha però deciso di tirare dritto per la sua strada. La Commissione Europea può avviare una procedura d’infrazione e portare la Grecia davanti alla Corte di Giustizia Europea, ma sembra che il governo greco voglia tentare lo stesso.

Il problema maggiore è probabilmente la vendita del 34% di monopolio che il paese detiene. Il ministro delle finanze greco, Evangelos Venizelos, ha di recente sorpreso tutta l’industria del gioco d’azzardo affermando che il governo può decidere di non vendere la sua parte di OPAP nei tempi promessi, cioè entro la fine dell’anno. Ha detto che il governo vuole guadagnare dalla sua parte, e non è detto che venderla sia il modo migliore. Grazie a quel 34%, infatti, il governo ha il controllo su OPAP, un controllo il cui valore va molto oltre quello puramente monetario della quota.

OPAP, il monopolio sul gioco d’azzardo greco, non ha debiti e rende alti profitti. Il valore sul mercato della parte posseduta dallo stato è di 1.17 miliardi di euro. Dovrebbe essere comprata per 1,2 miliardi di euro da un investitore strategico che ne prenderà quindi anche in mano le redini, mentre un altro mezzo miliardo dovrebbe venire dalla vendita delle licenze sul gi