Dibattito su aumento di tasse per il gioco in UK

In tempi di crisi economica tutto fa brodo, e lo stato è alla continua ricerca di nuovi metodi per tassare le attività economiche. Tanto più se queste non riguardano i beni di prima necessità ma il vizio o lo svago, come le sigarette, l’alcool e, certamente, anche il gioco d’azzardo.

Secondo le analisi del governo britannico quest’ultimo potrebbe guadagnare 300 milioni di sterline l’anno se obbligasse gli operatori del mondo del gioco che hanno base in località offshore a prendere una licenza sull’isola. I maggiori operatori del Regno Unito che però hanno base offshore sono Gala Coral e Bet365.

Intervistato dal quotidiano The Indipendent, Carl Leaver, CEO di Gala Coral, ha dichiarato che maggiori tasse sarebbero un trauma per l’industria del gioco, e che la soluzione sarebbe invece parificare le tasse onshore a quelle offshore. Matt Hancock, deputato Tory, ha intanto già preparato una proposta di legge secondo cui la tassazione avverrebbe a seconda del luogo in cui si trova lo scommettitore, e non a seconda della sede dell’operatore.